Nel quartiere di Posillipo sorge dal mare il Palazzo Donn ‘Anna, uno dei più celebri edifici in tufo di Napoli.
Per la storia e le leggende che lo riguardano, è anche uno dei palazzi più misteriosi di Napoli. Ereditato da Donn’Anna Carafa, da cui il nome, moglie del viceré Ramino Nunez di Guzman, fu ricostruito nel 1642 secondo i canoni del barocco napoletano. Mai terminato, il palazzo ospita residenze private e non è aperto al pubblico.
Il Palazzo Donn’Anna è la fonte di molte oscure leggende popolari riguardanti la bella e potente Donn’Anna e i suoi numerosi amanti. Secondo alcuni, alcuni giovani pescatori della zona sarebbero stati uccisi il mattino seguente una notte di passione con la nobildonna,
Secondo altre leggende, gli innamorati avrebbero invece lasciato l’edificio grazie alle barche a remi ormeggiate all’ingresso del Palazzo. Si dice che le anime di queste persone sfortunate stiano ancora piangendo nelle stanze sotterranee.
La leggenda di palazzo Donn’Anna
La scrittrice Matilde Serao raccontava che la nobildonna organizzava feste opulente a cui partecipavano la nobiltà spagnola e napoletana, durante le quali andavano in scena rappresentazioni e balli. Tra gli attori di una di queste serate, anche la bella nipote di Donn ’Anna, Donna Mercedes de las Torres, e l’amante di Anna, Gaetano di Casapesenna. L’appassionato bacio tra i due fece sì che Donn’Anna, divorata dalla gelosia, ebbe un forte litigio con la giovane che poco dopo scomparve in circostanze misteriose.
Il giovane, invece, dopo anni di vane ricerche di lei, morì in una battaglia. La leggenda vuole che le anime dei due giovani, così come quella di Donn ’Anna, vivano ancora nel palazzo.
Oggi Palazzo Donn ’Anna, dimora storica di Napoli, continua ad essere uno dei soggetti prediletti dagli artisti per le vedute pittoriche dei posillipini.